• Uno sguardo al Cielo

    Il transito di Mercurio sulla stella Sole 09 Maggio 2016 con Accademia delle Stelle


    A più di 80 milioni di km dal pianeta Mercurio, in località Santuario della Madonna del Divino Amore (Roma),  alcuni esseri umani, capitanati dal Fisico Paolo Colona, Presidente dell'Accademia delle Stelle, stanno montando le proprie strumentazioni ottiche per osservare il transito di questo piccolo pianeta facente parte il Sistema Solare.

    La mia osservazione del Sole tramite oculare del Coronado
    Ciò che si aspettano di vedere una volta "poggiato" l'occhio sull'oculare del proprio telescopio, debitamente protetto da filtri onde evitare danni permanenti alla vista, è il passaggio dinnanzi al Sole di Mercurio, il pianeta sì più vicino al Sole ma anche il più veloce del Sistema Solare e quindi con il più breve anno solare ( 88 giorni  rispetto ai 365 terrestri). 




    "Figlio minore" della stella Sole, Mercurio è un pianeta conosciuto principalmente per essere il più caldo tra i fratelli del Sistema Solare quando in realtà questo è invece certamente il pianeta con la maggiore escursione termica dovuta alla quasi totale assenza di atmosfera: la faccia esposta al Sole può vantare temperature di 527 gradi centigradi mentre quella buia ne registra anche -83. 

    Ma Mercurio è molto altro ancora:
    La mia osservazione di Mercurio
    basti pensare che è un pianeta composto principalmente da ferro e comprendere che questa è una notizia che tende ad oscurare ciò che molti ritengono essere invece un primato marziano.


    Polvere di Stelle non può mancare a questo importante appuntamento  così decide di aderire all'iniziativa voluto da Accademia delle Stelle, in qualità del Presidente Prof. Colona, andando a "sbirciare" l'evento dai vari oculari messi a disposizione dai presenti.


    Gli astrofili all'opera
    Ed è così che finalmente si staglia il disco solare sui vari oculari dei telescopi protetti da filtri adeguati, principalmente "filtri a tutta apertura" utili a schermare le radiazioni UV per le quali si ha un’accelerazione dei processi di invecchiamento dei livelli esterni dell'occhio  e le radiazioni IR che possono causare la temporanea o totale perdita della vista. 

    Scatto di Paolo Colona, Accademia delle Stelle
    Non è difficile scorgere già ad inizio osservazione alcune macchie solari presenti nel corpo centrale del disco ossia delle regioni a minore temperatura rispetto le zone circostanti, macchie osservate dall'essere umano già dal 1700 ma ciò che fortemente emoziona oggi è la visione, nella zona sud del Sole, del disco scuro di Mercurio, così piccolo e apparentemente fragile rispetto alla sua stella eppure resistente e fedele  ormai da miliardi di anni, una costante anche per l'essere umano che già nelle epoche antiche bramando le osservazioni della volta celeste, era solito attribuire accostare agli astri del cielo visibile dei e divinità, espressioni dei limiti terrestri ma non delle volontà umane. 

    Una lacrima di gioia suggella questa evento scientifico che porta inevitabilmente un retrogusto filosofico: il pensiero del famoso "granello di sabbia umano" sovrasta infine tutto il resto e tornare con i piedi per terra, se pur necessario, risulta pesante e molto triste.

    Il fisico e Presidente di Accademia
    delle Stelle,  Paolo Colona
    Doveroso  ringraziare il Prof. Paolo Colona che, mosso da grande passione e profonda esperienza, grazie alla sua associazione "Accademia delle Stelle", riesce a legare sempre più persone al cielo, culla di vita e patria delle nostre vite.





    Alla prossima. 


    (Francesca Abate)








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