Vereconda luna - Flavio Vacchetta
Placida luce di vereconda luna
sorgi a seppellir di sabbia la duna
infinita beltà
irriverente realtà.
All'ombra di salici vo pensar
negletta ragione
infame cagione
eterno ammanto di dolor.
Placida luce di vereconda luna
noverar vorrei le stelle ad una ad una
ché desian i neonati la culla
e invocan da morti il nulla.
Flavio Vacchetta è nato nel 1951 a Benevagienna (CN) dove vive e lavora. Dipendente presso un Istituto bancario, nutre una grande passione per la poesia e l'astronomia. Collabora con l'Unione Astrofili Italiani per la divulgazione scientifica e con il Gruppo Astrofili Benesi, in cui ricopre la carica di presidente.
Ha pubblicato due raccolte di poesie; con "Silente meridiana" (Lorenzo Editore) ha ottenuto ampi consensi di critica ed alcuni premi, tra cui nel 2002 il secondo posto al Concorso letterario "Pavese-Gori" di Chiusa Pesio, ed il quarto al Concorso letterario "Il cortile" di La Spezia. Finalista al premio "Il libro dell'anno" di Osilo; è stato segnalato ai seguenti concorsi:
-Accademia letteraria Italo-australiana Scrittori di Melbourne
-Premio internazionale di cultura "Puglia viva" Foggia
-Premio nazionale poesia "Città di Vecchiano" Pisa
-Concorso letterario "Associazione amici dell'Umbria" (Terni)
-Premio speciale "Giorgio Caproni" Val di Magra (MS)
Sue liriche sono apparse su giornali, antologie e riviste culturali tra cui "Talento".
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RACCONTI E POESIE
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